Attraverso una sorta di corto circuito di ricordi, le immagini tessono una trama e si fanno storia, personale e intima, singolare e universale quanto possono esserlo stati d’animo e sentimenti. Ogni immagine si fa flashback, dove il dato oggettivo si sveste per liberare Vanima che respira e palpita poco sotto la superficie e dialoga con chi e semplicemente capace di ascoltare. Queste sono le parole di ENZO CARLI allievo e testimone in vita del grande MARIO GIACOMELLI ( a mio parere il Maestro del B/N). Enzo Carli e docente di Fotografia all'Università di Urbino nonché sociologo ed io ho scelto di pubblicare le sue parole perché penso che ogni fotografo, sia esso professionista o semplicemente un Fotoamatore, possa riconoscersi. Come nella struttura linguistica il verbo indica un’azione e quindi un passaggio, un movimento, un prima e un dopo, cosi nell'immagine fotografica ci può essere un piccolo o un grande, un davanti e un dietro, una destra e una sinistra, unfermo o un mosso, un nitido ed uno sfuocato. Il racconto fotografico deve segnalare “ lo scorrere del tempo” ed avere una propria coerenza narrativa con la sua introduzione, il suo svolgimento, il suo momento culminante, e la sua conclusione. Per Raccontare una citta come Roma, non basterebbero mille fotografie, mille punti di vista e soprattutto, farlo con un lavoro di gruppo. Quattordici appassionati di fotografia, hanno scelto di seguirmi in questo progetto raccontando ognuno a proprio modo, la citta; con i suoi pregi e i suoi difetti, cercando di farlo, se non in maniera tecnicamente perfetta, con Vintento di trasmettere delle emozioni, perché per noi la fotografia e trasmettere emozioni.