Humanity è così, senza parole , che per ogni pagina viene voglia di scrivere una storia, quella narrata, da ogni scatto, ad ogni sorriso da ogni amico di franco. Non  è solo un percorso autobiografico senza parole. Non sono solo sguardi e sorrisi ma un grido che si rivolge a un mondo per entrarci dentro. Per essere coinvolti. Per essere non spettatori ma complici di ogni personaggio che non vuole essere svelato e si mostra con il suo volto sorridente per essere dopo interpretato. Questa è la forza che Franco imprime indelebile nei suoi scatti forza coinvolgente, che non vuole coinvolgere ne interpretare e neppure svelare ma bensì mettere in comunicazione con il lettore per scambiare sensazioni e sogni, drammi  e gioie attraverso il proprio sorriso. Che scuote l’anima e libera la ricerca. Liberano la fantasia e non solo … sono foto cinematografiche  perché aprono un ipotesi senza chiudere niente.. Gli essere umani come Franco hanno passioni e sogni, tensioni e paure e tanta voglia di comunicare ogni loro sincera confusione si intreccia con quello cinematografico dove i sorrisi degli amici prendono una forma poetica più complessa.Le sue  riprese mai conclusive  sono davvero scatti di vita in movimento